Ciao, sono Vincenzo

A tutte le persone finite qui perché già sanno cosa faccio: mi fa un sacco piacere. Per tutte le altre: mi piace elaborare e ascoltare idee, trasformale in contenuti e diffonderle strategicamente nei modi più mirati.

 

Molti dei miei articoli sono stati tradotti in diverse lingue (inglese, tedesco, olandese, arabo, giapponese e altre) nelle varie edizioni di VICE; mentre miei script e paper edit sono diventati video per TikTok, Instagram, Youtube e altre piattaforme. Certe volte è capitato pure di metterci anche faccia e voce, non solo in video, ma anche dal vivo, agli eventi o in diretta: come quella volta in cui ho commentato la notte degli Oscar su Sky Cinema, moderato in Triennale Milano un panel sulle non monogamie consensuali, o tenuto lezione agli studenti di psicologia dell'Università di Padova.

 

Ma mi piace anche lavorare in team e discuterne, di idee: come quella volta in cui sono stato a capo del coordinamento e sviluppo autorale di FeST, il Festival delle Serie tv a Milano; o nei casi in cui vengo coinvolto per lo sviluppo di progetti branded per l’amplificazione social di programmi tv (come X Factor, Quelle brave ragazze, We Are Who We Are) o campagne promozionali (come per Ikea o Skipper).  

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Altre cose? Mi sono laureato in Linguaggi dei Media con 110 e lode. Sono un grande appassionato - l'ordine è puramente casuale - di: programmi televisivi, serie tv, news, Pokémon, relazioni tra persone, sessualità e non monogamie consensuali. Ogni tanto monto video e faccio foto, anche con l'IA. Nei luoghi di lavoro, ma anche altrove, sono spesso il punto di riferimento per un linguaggio inclusivo accurato e una SEO fatta con crismi e ismi.